STREET FOOD

#FILM

“Street Food” di Paolina Gramegna (2024)

Con Street Food (2024), Paolina Gramegna offre uno sguardo intimo e sensoriale sulla vita di Valeria, giovane donna che lavora in un food truck nella periferia di Roma. Il cortometraggio nasce da un’immagine reale osservata dalla regista su una spiaggia abruzzese: un food truck pieno di uomini al lavoro, tra cui spiccava la figura di una donna solitaria, il cui sguardo malinconico ha dato vita al personaggio di Valeria. 

La regista narra la vita della protagonista attraverso una ripetizione quasi rituale di gesti, scanditi tra il food truck e i silenzi dell’ambiente domestico. La sua esistenza monotona rivela il nucleo del film: una solitudine non solo sociale, ma profondamente esistenziale. 

Gramegna sceglie una narrazione essenziale, in cui la parola lascia spazio al linguaggio del corpo, ai suoni e alle immagini. La fotografia gioca con contrasti netti: di giorno l’ambiente di lavoro è saturo di colori caldi, densi, quasi unti; di notte, gli interni della casa di Valeria raccontano un ambiente freddo e claustrofobico. 

Il cibo, che normalmente è un simbolo positivo e di convivialità, qui assume un valore simbolico opposto. La carne cruda, unico elemento con cui Valeria entra in contatto fisico, è inerte, fredda, e rappresenta l’assenza di reciprocità nelle sue relazioni (dal compagno al padre). Il modo in cui tocca il cibo racconta il suo tentativo disperato di mettere un freno alla sua solitudine. 

Infine, il suono, altro elemento cruciale del film, è trattato con grande consapevolezza. I dialoghi sono quasi assenti e i rumori di fondo (la cappa, il traffico) creano una colonna sonora costante e opprimente. Alla fine del film cala il silenzio e sentiamo solo il respiro della protagonista. Valeria, finalmente, si ascolta. Gramegna non ci racconta che cosa succederà dopo: ciò che conta è il momento in cui Valeria prende coscienza di sé e si dà la possibilità di scegliere. 

Street Food di Paolina Gramegna nasce grazie a una residenza cinematografica incentrata sulla rivalutazione delle periferie, Luci dalle Periferie, con l’associazione MotoreAzione. Il film, distribuito da Esen Studios, è stato selezionato in numerosi festival: Capital City Film Festival (USA), Los Angeles, Italia – Film, Fashion and Art Fest (USA), Dalmatia Film Festival (Croazia), Reggio Film Festival (Italia), Chiaroscuro International Film Festival (Italia), San Giò – Verona Video Festival (Italia) e Mompeo International Short Film Festival (Italia). 

 

Autore: Elena Venturiero 

 

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Questo film fa parte del programma Dieci corti italiani in giro per il mondo 2025.

Per conoscere la nostra selezione del 2024 visita la pagina Dieci corti 2025!