COMUNQUE BENE – Il rifiuto e la cura

#FILM

“Comunque bene” di Beatrice Baldacci (2024)

“Comunque bene” di Beatrice Baldacci è un’opera il cui titolo ci introduce ad una particolare risposta alla domanda “Come stai?”.  Invece di comunicare benessere e sollievo, avvisa che in realtà nel profondo qualcosa non va.

La storia ha come protagonista Lisa, ragazza sensibile e dalla vita senza stabilità, che dopo anni di assenza rivede il proprio padre in una tavola calda. 

Beatrice Baldacci ci conduce all’interno della fragilità umana, lacerata dal dolore dell’abbandono e in cerca di risposte. Il cortometraggio scava quindi a fondo nell’individuo per trovare le cause del proprio malessere, capire meglio noi stessi e trovare la forza di andare avanti.

In questo caso, il passaggio catartico avviene quando Lisa fa la conoscenza del fratellastro illegittimo, motivo dell’abbandono e della sofferenza. Questo però, al contrario del padre, è capace di accogliere Lisa nella sua vita e prendersi cura di lei anche solo per un istante. Con brevi attimi di affetto, ma molto calore dimostrato, Lisa sembra ritrovare la fiducia nel mondo e ciò, nonostante i traumi del passato e l’amara conoscenza della verità, la porta ad accennare un sorriso. Tale rivelazione ha il potere di placare il tormento di una vita, rivelando come, malgrado il bagaglio che ci portiamo appresso, alla fine va tutto “comunque bene”.

Comunque bene è prodotto da Lumen Films SRL e distribuito da Lights on, presentato in anteprima ad Alice nella Città 2024 e selezionato al Sulmona International Film Festival 2024.

 

Autore: Gianluca Piazza 

 

 

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Questo film fa parte del programma Dieci corti italiani in giro per il mondo 2025.

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