Corti d’Autore 1

Venerdì 20 settembre 2013, ore 20.30
Cinema Massimo 3 – Via Verdi 18 – Torino

PETER GREENAWAY, LA CLASSIFICAZIONE DEL CAOS
Un omaggio al regista gallese e ai cortometraggi dei suoi esordi, risalenti agli anni Sessanta-Settanta:  una produzione che testimonia l’interesse del giovane “pittore su celluloide” per l’elencazione, la categorizzazione, la sistematizzazione di oggetti e fenomeni alimentato da un’erudizione labirintica e destinato a diventare un tratto distintivo della sua opera.

Intervals (UK 1969, 6’)
Tredici cicli di tredici secondi l’uno che mostrano una sequenza di riprese con immagini atipiche delle strade veneziane
Windows (UK 1974, 4’)
Una falsa indagine statistica sul tema delle defenestrazioni, ispirata dagli omicidi di prigionieri politici in Sud Africa, che passa in rassegna tutte le possibili ragioni per cui qualcuno può cadere da una finestra
H is for House (UK 1976, 9’)
Un elenco di cose il cui nome inizia con la lettera H sullo sfondo di un paesaggio agreste, con intenti satirici nei confronti della predisposizione umana alla classificazione enciclopedica sulla base di presupposti antropocentrici
Water Wrackets (UK 1978, 11’)
Sinfonia per immagini e suoni ispirata dalla lettura del Signore degli Anelli che, sulla base degli universi narrativi di Tolkien, rievoca tutte le battaglie combattute dalla tribù dei Wrackets per il predominio delle acque dei fiumi
Dear Phone (UK 1976, 17’)
Quattordici aneddoti, letti da una voce fuori campo, con protagonisti personaggi maschili – che hanno tutti le iniziali H.C. e una moglie di nome Zelda – sullo sfondo di una galleria di foto artistiche delle rosse cabine telefoniche londinesi
CANECAPOVOLTO, SABOTANDO L’IMMAGINE
Un’incursione nella produzione del collettivo catanese che da oltre vent’anni, con un lavoro di “ricerca continua”, sperimentazione e indagine sociale, esplora le possibilità espressive della visione e le dinamiche della percezione, adoperando tecniche originali di trattamento e manipolazione dell’immagine
Scraps Brakhage Stolen (Italia 1992, 5’ 27’’)
Filmclip rumorista, colorato e graffiato direttamente su pellicola super-8. «Abbiamo immaginato che Stan Brakhage ci abbia rubato della pellicola per lavorarla e poi rivendercela» (canecapovolto)
Behind your Eyelids (Italia 1993, 4’ 16’’)
“Dietro le tue Palpebre”: processione di immagini fotostatiche e colore su pellicola già esposta.
An Example of just and fair Punishment (Italia 2006, 17’)

“Il Signore è un gran guerriero. Il Suo nome è Il Signore”, Esodo: 15,3.
Dalla Seconda Guerra Mondiale al conflitto finale, An Example suggerisce una lettura obliqua del Vecchio Testamento e del “Dio della Guerra” sullo sfondo del processo storico, e dell’insensato sacrificio umano nel nome di Dio, Patria e Profitto.
Stereo_Verso Infinito (Italia 2006, 17’)
Stereo è formato da 30 strutture tipo-Haiku di 30 secondi che sono al tempo stesso autonome e parte di un tutto dal punto di vista narrativo.
Il progetto Stereo prende il via nel 2000. Studiato inizialmente per la televisione via-cavo ed internet, nasce con l’obiettivo di creare un sistema dinamico per classificare suoni, immagini e testi, combinati in brevi sequenze, autonome dal punto di vista narrativo ma anche parte di un tutto. Elaborato a seguito delle ricerche condotte in campo audio col metodo “random” (la capacità del lettore compact disc di generare un numero pressoché inesauribile di combinazioni numeriche e quindi narrative) estende all’audiovisivo gli esperimenti di “testo aperto” che vedevano una interazione molto stretta tra statistica e scrittura.
Nei primi due lavori, Stereo #0: 30 drones for television, (15 min., 2000) e Stereo #1: Erasing / That thou will, (17 min. 43 sec, 2002), 30 brevi sequenze della durata di circa 30” chiamate “droni” (in gergo militare sono gli aerei senza pilota) funzionano, all’interno di una struttura smontabile e rimontabile, sia autonomamente che per famiglie tematiche. Attualmente, con Stereo_Verso Infinito, il progetto estende il sistema di catalogazione e classificazione audiovisiva e, attraverso una metodologia affine alla creazione di un “metalinguaggio”, mira a formare gli elementi di una sorta di alfabeto. Tutti i singoli “droni”, elaborati personalmente, ma anche a seguito di varie collaborazioni con artisti e musicisti, nonché prodotti durante i workshop tenuti da canecapovolto, confluiscono tutti in Stereo_Verso Infinito dal quale periodicamente vengono prelevati in un numero predeterminato così da comporre una serie di versioni numerate, chiamate Stereo_Unfixed, che corrispondono ognuna ad una proiezione-evento unica ed irripetibile.
Il popolo è con me (Italia 2011, 10’ 42’’)
Un universo claustrofobico, animato da uomini e soprattutto da animali, sempre liberi e prigionieri, che sono condannati ad interpretare stereotipi e cliché fino all’infinito. Il controverso scenario politico contemporaneo e la Sicilia storica (con citazioni dal film Salvatore Giuliano) si sovrappongono in un tempo esploso, fino a raggiungere la massima saturazione visiva e sonora.
Alla serata interverranno Alessandro Aiello (collettivo Canecapovolto) e Annamaria Licciardello (Cineteca Nazionale)
Ingresso euro 3