Corti d’Autore 1

Corti d’autore|1

il primo appuntamento mensile della nuova stagione 2014-15 con i più bei cortometraggi della storia del cinema, firmati dai più importanti cineasti di ieri e di oggi

Torino, sabato 27 settembre 2014, ore 20.30, Cinema Massimo 3

PASSIONI, TRADIMENTI, DESIDERI

Nell’ambito della 10a edizione di Torino Spiritualità, dedicata a “Il cuore intelligente”, una selezione a tema di “film brevi” italiani di recente produzione in cui ragione e sentimento si intrecciano in cortocircuiti amorosi divertenti, malinconici, spiazzanti, completata da un piccolo capolavoro d’antan firmato dall’esordiente Godard

Un uccello molto serio di Lorenza Indovina (Italia 2013, 14’)

Dal racconto omonimo di Niccolò Ammaniti, la disavventura di una notte di un marito fedifrago, spinto in una spirale paranoide dai sensi di colpa e dall’annuncio del ritorno anticipato della moglie: la terza “incursione” breve dell’attrice dietro la macchina da presa, con Rolando Ravello e Chiara Caselli.

Rose rosse di Sole Tonnini (Italia, 2014, 15′)

Un ragazzo e una ragazza al loro primo appuntamento. Un mazzo di rose rosse, un altro incontro inaspettato, pettegolezzi che corrono sul filo del telefono…  In una mini-commedia d’esordio, una storia d’amore della generazione che vive virtualmente solo di parole, con la partecipazione di Massimo Ghini.

Io non ti conosco di Stefano Accorsi (Italia, 2014, 15′)

Le conseguenze (inaspettate) dell’amore coniugale nel cortometraggio che ha segnato il fortunato esordio dietro la macchina da presa dell’attore bolognese, premiato con il Nastro d’Argento, e il debutto come produttore di un colosso dell’Internet retail, Yoox. Con lo stesso Accorsi, Vittoria Puccini e Gianfelice Imparato.

Traveling di Andrea Cairoli (Italia 2014, 10′)

Lei, francese, lavora come cameriera in uno yacht club sulla costa degli Stati Uniti. Lui, il suo ragazzo, dopo molte indecisioni, decide di raggiungerla. Troppo tardi. Ma in fondo, la vita è un viaggio in cui conta più il percorso che la destinazione.

Tous les garçons s’appellent Patrick di Jean-Luc Godard (Francia, 1958, 21′)

Su una sceneggiatura di Rohmer, uno dei cortometraggi diretto dal regista francese prima del suo debutto nel “lungo”: un breve e scintillante apologo sul dongiovannismo alla fine degli anni 50 destinato a far scuola, i cui personaggi femminili, ignare “vittime” del corteggiatore seriale, ritorneranno in altri film della Nouvelle Vague.

Ingresso 3€