Corti d’Autore 8

Torino, mercoledì 16 maggio 2012, ore 20.30, Cinema Massimo Tre

I grandi episodi del cinema italiano
L’arte dei maestri nei racconti brevi dei lungometraggi degli anni 50-60: autentiche sorprese e piccoli gioielli in un territorio ancora in parte da scoprire

Il processo di Frine di Alessandro Blasetti (Italia 1951, 21’)
Il film che rilanciò la carriera di Vittorio De Sica nella parte di un avvocatucolo napoletano che difende la splendida Lollobrigida, “maggiorata fisica”

I vinti – Episodio francese di Michelangelo Antonioni (Italia/Francia 1952, 38’)
Nella storia dello studente spaccone che si finge ricco e viene ucciso e derubato, una sorta di “déjeuner sur l’herbe con delitto”. «Un linguaggio elegante, asciutto, rapido … un modo di narrazione tutto risolto nell’immagine e nel movimento» (Alberto Moravia)

Il funeralino di Vittorio De Sica (Italia 1954, 12′)
Da un’idea di Zavattini, l’episodio de L’oro di Napoli in cui una madre povera vuole per il figlioletto almeno un funerale da ricco. «Un raccontino di raro incanto: quella bara solitaria che sfila sul lungomare è un filo leggero del cinema più poetico e incantato di De Sica» (Dino De Laurentis)

Il telefono di Mario Bava (Italia/Francia 1963, 24′)
Raffinato episodio dalla trilogia gotica I tre volti della paura, in cui il regista approfondisce la sua ricerca sul “cromatismo psicologico”.  «Bava… era il mio eroe. Il suo primo film che ho visto è stato I tre volti della paura e ha avuto un valore seminale» (Quentin Tarantino)

Agonia (o Il fico infruttuoso) di Bernardo Bertolucci (Francia/Italia, 1968, 28’)
In collaborazione con il Living Theatre, un episodio di raffinata eleganza ispirato al Vangelo di Luca, in cui «bisogna dare atto a Bertolucci di aver anticipato una moda anziché subirla» (Tullio Kezich)

Le proiezioni saranno presentate da Gianni Volpi, critico e storico del cinema.

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